Basket Pallacanestro - LE NEWS e Tutto quello che volete sapere qui

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FRAWWE5
view post Posted on 11/7/2011, 20:59     +1   -1




La pallacanestro, conosciuta anche come basket (abbreviazione del termine in lingua inglese basketball), è uno sport di squadra in cui due squadre di cinque giocatori ciascuna si affrontano per segnare con un pallone nel canestro avversario, secondo una serie di regole prefissate.
È nato e si è sviluppato negli Stati Uniti d'America nel 1891, grazie all'idea di James Naismith[1], medico ed insegnante di educazione fisica canadese. Dalla fine del XIX secolo, il basket si è diffuso in tutto il mondo, grazie all'attività di propaganda della Federazione Internazionale Pallacanestro, fondata nel 1932[2]. È uno sport olimpico dalla XI Olimpiade, che si tenne a Berlino nel 1936.

Storia
La pallacanestro fu creata da un solo uomo: il dottor James Naismith, professore di educazione fisica canadese. Nel 1891 Naismith lavorava presso la YMCA International Training School di Springfield, nel Massachusetts. Gli venne chiesto di trovare uno sport che potesse tenere in allenamento durante la stagione invernale i giocatori di baseball e football in alternativa agli esercizi di ginnastica.
Ispirato al gioco canadese duck-on-a-rock, il basketball vide la luce il 15 dicembre 1891, regolato da tredici norme, con un cesto di vimini per le pesche appeso alle estremità della palestra del centro sportivo e due squadre di nove giocatori. Il nome del gioco fu coniato da uno degli allievi di James Naismith, Frank Mahan, dopo che l'inventore aveva rifiutato di chiamarlo Naismithball. Il 15 gennaio 1892 Naismith pubblicò le regole del gioco: è la data di nascita ufficiale della pallacanestro. La prima partita della storia terminò 1 a 0.
Lo sport divenne popolare negli Stati Uniti in brevissimo tempo, cominciando subito dopo a diffondersi in tutto il mondo, attraverso la rete degli ostelli YMCA; gli allievi di Naismith divennero missionari e mentre viaggiavano nel mondo per portare il messaggio cristiano, riuscivano a coinvolgere i giovani nel nuovo gioco.
Fu aggiunto al programma olimpico in occasione delle Olimpiadi di Berlino 1936 (anche se vi era stato precedentemente un torneo di basket durante le Olimpiadi di St. Louis 1904, non riconosciuto ufficialmente dal CIO). In quell'occasione, Naismith consegnò la medaglia d'oro agli Stati Uniti, che sconfissero in finale il Canada.
Nel 1946 nacque negli USA la National Basketball Association (NBA), con lo scopo di organizzare le squadre professionistiche e rendere lo sport più popolare. Nel resto del mondo, la diffusione si incrementò con la nascita della Federazione Internazionale Pallacanestro nel 1932. In Europa, il basket ebbe una particolare risonanza e soprattutto l'Unione Sovietica fu lo stato che riuscì a competere a livello internazionale alla potenza degli Stati Uniti.[

Il campo da gioco
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Diagramma di un campo da pallacanestro FIBA.
Nelle competizioni ufficiali le partite di basket vengono solitamente giocate al coperto in grandi impianti multidisciplinari detti palazzetti dello sport, il cui soffitto o ostacolo più basso deve essere ad una altezza di almeno 7 m dal campo di gioco. In passato, era consentito giocare in campi all'aperto, ma ormai è quasi ovunque vietato per gli incontri ufficiali.
Il campo di gioco è un rettangolo largo 15 metri e lungo 28 (con deroghe per i campi più piccoli già esistenti e solo per competizioni locali) con il pavimento in legno (obbligatorio per le competizioni più importanti), gomma o sintetico delimitato da linee. Le linee devono essere larghe 5 centimetri e ben visibili, possibilmente bianche. La linea perimetrale delimita il campo non facendone parte. Attorno deve esservi una zona larga almeno 2 metri priva di ostacoli (comprese le panchine dei sostituti delle due squadre).
All'interno del campo, vi sono altre linee, tracciate con lo stesso colore e larghe sempre 5 cm:
quella centrale divide il parquet in due metà uguali e si deve estendere per 15 cm fuori dalla linea perimetrale.
il cerchio centrale deve avere un diametro di 3,6 metri.
la linea del tiro libero dev'essere lunga 3,6 metri e distante 5,8 metri da quella perimetrale sotto il canestro e centrata rispetto alla larghezza del campo (il suo punto medio si trova sull'immaginaria retta che unisce i punti medi delle linee di fondo).
le semicirconferenze della lunette di tiro libero devono avere un raggio di 1,8 metri e sono tracciate partendo dal punto medio della linea del tiro libero;
la zona rettangolare, posta nei pressi del canestro detta area dei tre secondi, ha una base di 4,8 metri mentre la lunghezza coincide con la linea del tiro libero (le linee che delimitano questa zona appartengono all'area dei tre secondi, eccetto la linea di fondo che come detto sopra non fa parte del campo).
le linee delle tacche che delimitano gli spazi per il rimbalzo sono tracciate sul bordo esterno dell'area dei tre secondi, individuando il luogo in cui possono posizionarsi i cinque rimbalzisti durante un tiro libero.
all' interno dell' area dei tre secondi vi è un semicerchio di raggio 1,30 metri avente origine nella proiezione a terra del centro del canestro che delimita la zona di non sfondamento.
la linea del tiro da tre punti, che delimita l'area del tiro da tre punti, è formata da una semicirconferenza distante 6,75 metri dal canestro e da due tratti di linea retta, lunghi ciascuno 1,575 m, che congiungono questo semicerchio alla linea di fondo, perpendicolari ad essa.

Attrezzature
Per il gioco, sono necessarie le cosiddette unità di supporto: due tabelloni, due canestri e i relativi sistemi di sostegno e protezione[4].
I tabelloni sono posti all'interno del campo di gioco, alla distanza di 1,20 m dalla linea di fondo. Devono avere le seguenti dimensioni: altezza 1,05 m, larghezza 1,80 m, spessore 5 cm. Possono essere di materiale trasparente (vetro di sicurezza temperato o materiale plastico) o di altri materiali. In quest'ultimo caso devono essere dipinti di bianco.
Di solito i tabelloni sono posti su sostegni che rimangono quasi totalmente esterni alle linee del campo. A volte possono essere agganciati al muro degli impianti più piccoli tramite delle impalcature in ferro. Il retro dei tabelloni e la struttura che li sostiene non fanno parte del campo e, quindi, se la palla li tocca viene dichiarata fuori[5].
Ai tabelloni vengono quindi appesi i canestri (con sganciamento a pressione), che sono composti da un anello di ferro del diametro di 45 cm e da una retina di corda bianca. L'anello del canestro è posto a 3,05 m di altezza dal campo

Palla
La palla da basket, soprannominata "palla a spicchi", deve ovviamente essere sferica, di cuoio o pelle ruvida, o di materiale sintetico, che faciliti la presa dei giocatori anche con le mani sudate e deve essere anche della giusta durezza. Solitamente è di colore arancione-marrone, con le linee nere, ma nelle varianti per i playground è spesso variopinta. Le palle indoor e outdoor differiscono anche per i materiali di cui sono ricoperte.
Dalla stagione 2004-2005 la FIBA ha adottato un pallone disegnato dal designer italiano Giugiaro, con delle strisce chiare accanto al classico arancione, col fine di migliorarne la visibilità per giocatori e pubblico.
Secondo il regolamento, il pallone può avere una circonferenza che varia tra i 72,4 cm (competizioni femminili) e i 78 cm (competizioni maschili) e un peso tra i 510 e i 753 grammi

Altre attrezzature
Ai fini del gioco, sono necessarie altre attrezzature secondarie. È necessario un cronometro di gara, che nei campi omologati sia collegato ad un tabellone luminoso per segnare anche il risultato. Nelle gare in cui sia prevista la figura dell'ufficiale di campo, è necessario anche un apparecchio dei ventiquattro secondi, con la postazione di comando al tavolo e delle postazioni visibili dal campo che indichino lo scorrere del tempo. Il cronometro e l'apparecchio dei 24 secondi devono essere dotati di due forti segnali acustici diversi fra loro.
Sono inoltre necessari un cronometro aggiuntivo per le sospensioni (solitamente una cipolla), il referto di gara, le palette per indicare il numero dei falli e per il bonus, la freccia del possesso alternato. Infine, il campo deve essere dotato di un adeguato impianto di illuminazione.

Il gioco

La gara viene giocata da due squadre composte da cinque giocatori ciascuna. Ogni squadra dispone inoltre di un numero di riserve che può variare da 5 a 7 (a seconda dei campionati) che possono sostituire senza limitazioni i giocatori titolari ed essere a loro volta sostituite. Un giocatore che è stato sostituito può in ogni caso ritornare in campo in sostituzione di un compagno di squadra. Solo nei casi in cui ad un giocatore vengano assegnati 5 falli (6 nella NBA) o venga espulso egli non può più giocare la partita e deve essere obbligatoriamente sostituito. Nel caso una squadra, per falli o incidenti dei giocatori, ne abbia solamente uno a disposizione (non avrebbe a chi passare la palla al momento di effettuare una rimessa) la partita termina con la vittoria della squadra avversaria.

La partita
Lo scopo di ognuna delle due squadre è quello di realizzare punti facendo passare la palla all'interno dell'anello del canestro avversario (fase offensiva) e di impedire ai giocatori dell'altra squadra di fare altrettanto (fase difensiva).
Ogni partita dura 40 minuti suddivisi in 4 periodi di 10 minuti ciascuno (12 minuti nella NBA per un totale di 48 minuti), suddivisione che precedentemente era di 2 periodi da 20 minuti. Tra il 2º ed il 3º periodo viene effettuato un intervallo di 15 o 10 minuti (in Italia quello più lungo si applica in Serie A e Legadue e quello più breve negli altri campionati). Alla ripresa del gioco le squadre devono scambiarsi il campo, mentre negli altri casi l'intervallo è solamente di 2 minuti (senza cambio campo).
Ogni squadra per completare un attacco ha 24 secondi di tempo, se non ci riesce il possesso passa alla squadra avversaria. I 24 secondi vengono ripristinati ogni qualvolta la palla cambia di possesso o tocca l'anello del canestro. Nel caso ci sia un fallo o un' infrazione di piede, se sono rimasti 13 secondi o meno il cronometro viene riportato a 14 secondi.
La squadra vincente della partita è quella che ha realizzato il maggior numero di punti alla fine del 4º periodo di gioco. In caso di parità la gara si prolunga di altri 5 minuti (tempo supplementare) e in caso di ulteriore parità si procederà ad oltranza con altri tempi supplementari.
La gara deve essere interrotta prima della fine dei 40 minuti quando una delle due squadre non è in grado di schierare 2 giocatori perché gli altri hanno commesso 5 falli o sono stati espulsi o sono infortunati

Punti
Il conteggio dei punti, viene effettuato assegnando ad ogni canestro un punteggio a seconda del luogo in cui si trovava chi ha lanciato la palla e del tipo di tiro effettuato:
1 punto: viene assegnato per ogni canestro fatto eseguendo un tiro libero
2 punti: vengono assegnati per ogni canestro fatto eseguendo un tiro all'interno dell'area delimitata dalla linea dei 3 punti.
3 punti: vengono assegnati per ogni canestro fatto eseguendo un tiro all'esterno dell'area dei 3 punti (entrambi i piedi del tiratore non devono toccare la linea).
Se un giocatore subisce il fallo durante un tiro e lo segna comunque, i due o tre punti sono validi e si aggiunge un tiro libero supplementare. Nel caso il giocatore non segnasse, viene assegnato un numero di tiri liberi pari al valore del canestro non segnato. In caso di fallo antisportivo (che in precedenza veniva chiamato "fallo intenzionale") chi lo subisce ha sempre due tiri liberi, come pure ci sono 2 liberi anche in caso di fallo tecnico; in questi due casi la squadra che tira i liberi ha anche il successivo possesso con una rimessa a metà campo. Negli altri casi, all'ultimo tiro libero, i giocatori si dispongono in posizioni specifiche per cercare di recuperare la palla sull'eventuale rimbalzo, nel caso il tiro non vada a segno.

Infrazioni
Quando un giocatore di basket infrange il regolamento, gli arbitri (1, 2 o 3, se previsto dalla competizione) possono fischiare un fallo o una violazione.

Violazioni
Le violazioni sono infrazioni alle regole che prevedono come sanzione la conclusione dell'azione in corso e l'assegnazione di una rimessa in gioco dal punto a bordo campo più vicino al punto dell'infrazione a favore della squadra avversaria.
Le violazioni previste sono:
La palla o il giocatore che tocca la palla finisce fuori campo (le linee che delimitano il terreno di gioco sono considerate al di fuori di esso). (Regolamento Tecnico, art. 23)
Doppio palleggio o doppio si ha quando un giocatore, dopo aver concluso un palleggio, prende la palla con una o due mani e successivamente ricomincia a palleggiare.
Palla accompagnata: quando un giocatore nel palleggiare porta la mano al di sotto del pallone in maniera tale che la palla possa virtualmente fermarsi nella mano del palleggiatore.
Passi: quando un giocatore muove il piede perno (quel piede che un giocatore non muove per primo dopo aver ricevuto palla o dopo aver arrestato il palleggio) prima di palleggiare o dopo che ha smesso di palleggiare oppure quando un giocatore salta in possesso di palla ma atterra prima che essa abbia lasciato la propria mano. La regola prevedeva un terzo caso: quando un giocatore con la palla in mano cade a terra commette passi se scivola, rotola o tenta di rialzarsi spostando il "perno" costituito da una parte del suo corpo. Dalla stagione 2008 l'azione è considerata legale se il giocatore cade e scivola mentre trattiene la palla oppure ottiene il controllo della palla mentre è sdraiato o seduto. Se, dopo aver trattenuto la palla, il giocatore rotola o tenta di alzarsi senza palleggiare commette violazione. (Regolamento Tecnico, art. 25)
3 secondi offensivi: quando un giocatore rimane nell'area dei 3 secondi della squadra avversaria per un tempo superiore a quello previsto mentre la propria squadra è in possesso della palla. Questo "conteggio" parte solamente da quando la palla passa nella zona di attacco. (Regolamento Tecnico, art. 26)
5 secondi o Giocatore marcato da vicino: quando un giocatore non effettua una rimessa laterale entro 5 secondi, oppure durante le fasi di gioco, quando dopo aver bloccato il palleggio trattiene la palla nelle mani per 5 secondi, essendo marcato da vicino (<1,00 m). (Regolamento Tecnico, art. 27)
8 secondi: quando la squadra in attacco non supera con il pallone la linea di metà campo entro il tempo previsto, a partire dalla rimessa in gioco. (Regolamento Tecnico, art. 28)
24 secondi: quando la squadra in attacco non esegue un tiro al canestro avversario (entrare o toccare l'anello) entro il tempo previsto. Una volta toccato il ferro, il cronometro viene riportato a 24 secondi (azzerato) e ricomincia a scendere quando una delle due squadre riprende il controllo della palla; il cronometro dei 24 secondi viene azzerato quando un giocatore della squadra avversaria ottiene il controllo della palla oppure colpisce volontariamente il pallone con un piede. Per i campionati in cui non è previsto l'utilizzo del cronometro dei 24 secondi, l'arbitro o uno dei due arbitri tiene il conteggio mentalmente e lo "azzera" ogni volta che il gioco viene fermato. (Regolamento Tecnico, art. 29)
Ritorno della palla in zona di difesa o Infrazione di campo : Avviene quando la squadra che ha il possesso della palla, dopo aver superato la metà campo, ritorna nella propria zona di difesa anche solo toccando la linea di metà campo. Il palleggiatore è considerato in attacco quando la palla ed entrambi i piedi hanno superato la metà campo, perciò se il palleggiatore supera la metà campo solo con la palla o solo con un piede, non deve essere considerato in attacco e gli otto secondi continueranno a scorrere. (Regolamento Tecnico, art. 30)
Interferenza a canestro: quando durante un tiro a canestro un giocatore tocca la palla mentre questa è completamente al di sopra dell'altezza dell'anello (3,05m) ed è in fase di parabola discendente oppure ha toccato il tabellone. Se a compiere la violazione è un giocatore della squadra in attacco l'azione si interrompe e viene assegnata una rimessa agli avversari, se l'ha compiuta un difensore viene assegnato al tiro il punteggio che avrebbe realizzato nel caso la palla fosse entrata a canestro ed il gioco riprende come se il canestro fosse effettivamente stato realizzato. Non è possibile nemmeno toccare la retina del canestro o il tabellone stesso quando è in atto un tiro verso canestro; anche qui, se l'infrazione è fatta da un difensore, il canestro viene considerato valido. (Regolamento Tecnico, art. 31)
Provenienza da fuori: avviene quando un giocatore che deve ricevere un passaggio nel normale svolgimento del gioco è fuori dal campo al momento nel quale parte la palla dalle mani del compagno. In tal caso la squadra avversaria beneficerà di una rimessa in gioco dal punto in cui si trovava il giocatore fuoristante dal campo.

Falli
Un fallo è un'infrazione alle regole che concerne il contatto personale con un avversario e/o un comportamento antisportivo. I falli comportano o una rimessa o dei tiri liberi (se il giocatore che subisce il fallo stava tirando; sempre dal 5º fallo di squadra in poi per ogni quarto di gioco) per la squadra avversaria.
Il fallo viene fischiato quando c'è un contatto irregolare con l'avversario. I più diffusi sono:
Fallo su tiro: il difensore ostacola in maniera irregolare il tiro dell'avversario. Non si può, infatti, toccare l'avversario mentre tira e non si possono abbassare le braccia su di lui (devono rimanere perpendicolari al terreno).
Sfondamento: si tratta di un fallo in attacco, commesso da un giocatore che va a colpire un difensore rimasto fermo (piedi fermi o comunque rimasto nel suo "cilindro" d'azione) durante la sua azione d'attacco.
Qualsiasi altro tipo di contatto, trattenuta o difesa irregolare comporta il fischio di un fallo contro il difensore.
Vi sono poi quattro falli particolari:
Fallo antisportivo o intenzionale: il giocatore commette un fallo pericoloso deliberatamente senza l'intenzione di giocare la palla. Rientra in questa categoria di fallo anche il fermare da ultimo uomo un avversario lanciato a canestro. La punizione consiste in due tiri liberi e possesso di palla per la squadra avversaria. Dopo due falli antisportivi un giocatore è automaticamente espulso
Fallo tecnico: l'arbitro fischia il fallo tecnico ad un giocatore in caso di forti proteste o di manifestazioni antisportive nei confronti degli avversari o degli arbitri. Il tecnico può essere fischiato all'allenatore oppure addebitato alla panchina. In ogni caso si hanno 2 tiri liberi e possesso di palla a metà campo. Se l'allenatore riceve due falli tecnici (oppure ne vengono attribuiti tre alla panchina) deve essere allontanato dal campo e dovrà lasciare l'impianto di gioco oppure attendere negli spogliatoi la fine dell'incontro.
Fallo da espulsione: è il fallo peggiore, da fischiare se il giocatore assume una condotta particolarmente pericolosa nei confronti di qualcun altro, insulta o minaccia pesantemente l'arbitro. Il giocatore espulso dovrà rimanere negli spogliatoi, oppure, a sua discrezione lasciare l'impianto di gioco.
Espulsione da rissa: è una squalifica che non dà alcuna sanzione alla squadra che la commette ma costringerà comunque il giocatore ad allontanarsi dal campo per poi venir punito in modo esemplare dalla commissione. È l'unico fallo che non sottintende la responsabilità oggettiva della squadra ma punisce la responsabilità oggettiva del giocatore. In questo caso tutti i giocatori che partecipano alla rissa vengono puniti a meno che non intervengano per allontanare i giocatori per calmarli.
I falli comunque sono raggruppati in 7 categorie (con sigla):
"P": falli personali dei giocatori (sanzionato in base alla situazione del bonus e se l'avversario stava tirando o meno)
"T": fallo tecnico di un giocatore (sanzionato sempre con 2 tiri liberi più extra possesso agli avversari)
"U": fallo antisportivo di un giocatore (sanzionato con 2 tiri liberi o 1 se chi ha subito il fallo ha segnato il canestro, più extra possesso agli avversari)
"D": fallo squalificante o espulsione di un giocatore (sanzionato con 2 tiri liberi o 1 se chi ha subito il fallo ha segnato il canestro, più extra possesso agli avversari, verranno prese decisioni dalla commissione disciplinare)
"F": espulsione per rissa di un giocatore non in campo (non sanzionato sul campo se non con l'allontanamento del giocatore, verranno prese decisioni dalla commissione disciplinare)
"C": fallo tecnico all'allenatore (sanzionato sempre con 2 tiri liberi più extra possesso agli avversari, a volte anche con l'allontanamento dell'allenatore)
"B": fallo tecnico alla panchina (sanzionato sempre con 2 tiri liberi più extra possesso agli avversari, non viene assegnato a chi ha commesso la protesta in panchina ma viene addebitato direttamente all'allenatore).
Ogni quarto, dopo che una squadra ha commesso 4 falli cumulativi (P+T+U+D) raggiunge il bonus: ovvero ad ogni fallo successivo (fino alla fine del quarto) commesso in fase difensiva concederà alla squadra avversaria due tiri liberi, anche se il giocatore avversario non era in fase di tiro.
I tempi supplementari vengono considerati come estensione del 4º quarto, ovvero, se una squadra ha raggiunto il bonus durante il 4º quarto, inizierà i supplementari già con il bonus.

Differenze tra le regole FIBA e quelle della NBA
Le regole applicate a livello internazionale in tutte le competizioni, Mondiali ed Olimpiadi comprese, sono leggermente diverse da quelle in uso nella NBA .
Innanzitutto nella lega statunitense i quarti sono da 12 minuti anziché 10, ed un giocatore può commettere 6 falli prima di dover lasciare il campo anziché 5 (ma il rapporto col minutaggio è identico). Nella NBA, inoltre, la difesa a zona è stata concessa solo dal 2002: in precedenza veniva fischiato un fallo tecnico per "difesa irregolare" se il difensore non marcava a uomo il suo avversario. Tuttavia per limitarne l'uso un difensore non può rimanere in area per più di tre secondi altrimenti viene fischiato un tecnico.
Le diverse regole statunitensi hanno soprattutto lo scopo di rendere il gioco più spettacolare: per questo i passi, in particolare i passi in partenza, raramente vengono fischiati.
Altre importanti differenze si trovano nelle dimensioni del campo di gioco (28 m × 15 m FIBA; 30 m × 17 m circa in NBA) e nella distanza della linea del tiro da tre punti. In Europa è situata a 6,75 (introdotta nel 2010, precedentemente era 6,25), mentre in America si trova a 7,25 m (in realtà variabile poiché ai lati la linea non segue la forma di semicerchio, ma scende parallela alla linea che delimita il campo lateralmente, arrivando a determinare una distanza minima di 6,71 m dal canestro per i tiri dall'angolo). La NBA ha introdotto il tiro da 3 punti nel 1979-80, seguendo l'esempio della defunta ABA, che lo inventò già nel 1967-68. Tra il 1994-95 e il 1996-97 la distanza era stata ravvicinata a 6,75 m, salvo far marcia indietro per limitare l'eccessiva ricerca del tiro da 3 che alcune squadre effettuavano.
Un'ulteriore differenza molto importante riguarda la regolamentazione dei time-out. In America è infatti ammesso che i giocatori chiamino un time-out "breve" (20 secondi contro il minuto di quello "regolare"). Ci si avvale spesso di questa possibilità quando altrimenti si rischierebbe di perdere la palla perché raddoppiati o triplicati.

Anche altri campionati utilizzano regole leggermente diverse da quelle FIBA. Nel campionato statunitense universitario il limite di tempo per completare un'azione è di 35 secondi invece che 24 (precedentemente era 45) e le partite sono divise in due tempi da 20 minuti (così come era per la FIBA fino al 2000). Il tiro da 3 è posto a 6,30 m.
Un'altra differenza è la regola dei cinque secondi con la palla in mano che in NBA non esiste.

RUoli
Durante i primi cinque decenni dell'evoluzione della pallacanestro, vi erano tre ruoli che un giocatore poteva ricoprire. In campo, infatti, c'erano: due guardie, due ali ed un centro.
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Michael Jordan, storica guardia tiratrice
Dagli anni ottanta, invece, le posizioni si sono evolute in maniera più specifica, diversificando ognuno dei cinque giocatori sul parquet:
Playmaker: è colui che chiama gli schemi offensivi della squadra. Solitamente è il giocatore dotato di maggiore rapidità e di migliore controllo di palla con entrambe le mani. Le caratteristiche fondamentali di questo ruolo rimangono comunque la grande visione di gioco e la capacità di servire i compagni con passaggi smarcanti. Negli Stati Uniti viene chiamato point guard. Di recente si sta sviluppando la tendenza a scindere il ruolo di playmaker: spesso un giocatore è incaricato di portare la palla nella zona offensiva e di iniziare lo schema, tuttavia non è detto che sia proprio lui che detta i ritmi dei suoi compagni. In diverse squadre di primo livello ci sono Ali Grandi o Centri dotati di ottima visione di gioco che gestiscono l'intera azione offensiva da una prospettiva diversa, spesso più vicina a canestro e non più da fuori dalla linea da tre punti come in passato. Questa soluzione apre nuove prospettive nell'interpretazione del ruolo del playmaker e nell'approccio offensivo della pallacanestro.
Guardia tiratrice: è il giocatore dotato del miglior tiro della squadra. Spesso i compagni fanno "blocchi" al suo difensore per permettergli di tirare più libero.
Ala piccola: questo ruolo è ricoperto solitamente da un giocatore molto dotato fisicamente e in grado di marcare sia avversari più piccoli e veloci che più alti e pesanti. Per quanto riguarda l'attacco talvolta viene definito come "giocatore a due dimensioni" perché può essere in grado sia di giocare lontano da canestro sfruttando il suo tiro dalla distanza, sia di prendere posizione vicino al ferro se marcato da avversari più piccoli.
Ala grande o Ala forte: è uno dei giocatori più alti della squadra ma non il più forte fisicamente. Generalmente si tratta di un giocatore di alta statura ma con una discreta velocità di piedi. Nella pallacanestro del terzo millennio i top team tendono ad avere nel proprio roster ali forti con un eccellente tiro da fuori mentre in passato si preferiva puntare su forti rimbalzisti e giocatori d'area.
Centro o Pivot: è il giocatore più alto e più pesante della squadra (in Europa i migliori raggiungono i 210 cm e i 120 kg, nella NBA i centri dominanti in media superano i 215 cm e i 130 kg). Questo giocatore gioca nel cuore dell'area e i suoi movimenti palla in mano sono "spalle a canestro". Sfruttando la sua mole deve prendere la maggior parte dei rimbalzi, cercare di stoppare gli avversari e portare blocchi per liberare i propri compagni.
Questa suddivisione in ruoli standard è tipicamente americana, e spesso viene riportata semplicemente con dei numeri ad indicare la posizione (da 1 a 5). Ovviamente non sempre i giocatori in campo rispettano questa divisione ideale, ma anzi un buon giocatore può giocare in più di un ruolo.


Fondamentali ed altri movimenti importanti

Alcuni movimenti nel basket vengono chiamati fondamentali, e sono quelli su cui si basa tutto il gioco. Nella definizione "stretta", i fondamentali sono 4: palleggio, passaggio, tiro e i movimenti difensivi.
Nella lista compaiono altri movimenti che non sono veri e propri fondamentali, come il rimbalzo, il blocco, etc., ma rappresentano alcuni degli aspetti più significativi del gioco.

Il palleggio è il fondamentale di base. Il giocatore che porta avanti la palla deve necessariamente palleggiare, sempre, a partire dal momento nel quale compie il primo passo. Il palleggio va fatto con una sola mano e si attua spingendo il pallone verso il pavimento, dal quale rimbalza per tornare nella mano del giocatore

Il passaggio della palla da basket ad un compagno è estremamente importante. La difesa, infatti, cercherà di intercettare la palla anticipando i giocatori senza la palla, per evitare o rendere difficile la ricezione di un passaggio da parte del compagno. A seconda dei casi, la palla può essere passata tesa al petto, battuta a terra, a pallonetto, oppure in modi anche più spettacolari, come facendola passare dietro la schiena. Il dai e vai è uno dei classici giochi a due della pallacanestro che si fonda sul passaggio: si passa la palla e si taglia verso il canestro per ricevere un passaggio di ritorno dal compagno.

Tiro

Il tiro è il fondamentale d'attacco più importante. A volte si tira "in sospensione": si salta da terra e si lascia la palla quando si è in aria, in modo da evitare l'interferenza dell'avversario. Per il tiro in sospensione servono buona tecnica e coordinazione. L'alternativa al tiro "in sospensione" è il tiro "piazzato", che può essere effettuato tenendo i piedi per terra o effettuando il tiro mentre si è nella fase ascensionale del salto.

Regole da rispettare per ottenere un buon tiro
Prima di tutto, bisogna sapere che la forza del tiro non proviene dalle braccia, bensì dal polso e dalle gambe, quindi queste ultime hanno un ruolo importantissimo nella possibile realizzazione di un canestro. La mano debole (ovvero quella che non tira) va tenuta di fianco al pallone; tuttavia molti giocatori usano metterla sotto per avere maggiore stabilità. I pollici della mano debole e della mano forte devono formare una T, anche se questa non è una regola generale, infatti, per i giocatori dotati di grandi mani risulta faticoso, quindi spesso tralasciano questo particolare. Indice e medio devono formare una V, e mentre si sta per tirare bisogna assicurarsi che l'indice della mano forte passi davanti all'occhio dello stesso lato e quando si vede il ferro del canestro sotto la palla, si può dare il via alla cosiddetta frustata, ovvero quello scatto del polso della mano forte che permette di avere la giusta parabola e la giusta rotazione. Altra cosa importante è questa: il tiro non va effettuato con la mano intera (infatti la palla non deve toccare il palmo della mano), bensì con i polpastrelli che, come detto precedentemente, assicurano una giusta rotazione ed una giusta parabola. Molto importanti per indirizzare il tiro a canestro sono l'indice e l'anulare; infatti hanno un ruolo fondamentale per non mancare il canestro. Da ricordare che il gomito del braccio forte (ovvero quello da cui parte il tiro), deve essere piegato a 90 gradi e anche il polso, a sua volta, deve avere questa angolatura. Per garantire un maggiore equilibrio, le gambe devono essere aperte quanto la larghezza delle spalle e il gomito della mano forte deve essere allineato con la gamba dello stesso lato.
Ora passiamo ad un descrizione più completa della meccanica di tiro: mentre le gambe si piegano, la mano forte e la mano debole iniziano a disporsi come sopra descritto, e quando il piegamento delle gambe sarà terminato si sentirà nella mano la forza necessaria per effettuare il tiro; con la frustata del polso della mano forte si sfrutta questa forza in modo tale da ottenere un tiro più che rispettabile. Importante è la spinta delle caviglie che è alla base del movimento!

Terzo tempo
Il tiro in corsa (colloquialmente chiamato "terzo tempo") è una tecnica di tiro che permette di effettuare un tiro in avvicinamento al canestro avversario. Consiste nell'esecuzione di due passi (i primi "due tempi") e di un salto (il "terzo tempo"), durante il quale si appoggia la palla al tabellone o direttamente a canestro ed è l'unico caso in cui è ammesso compiere più di un passo senza palleggiare.
Avvicinandosi al canestro provenendo dal lato destro l'esecuzione prevede che l'ultimo palleggio venga effettuato in corrispondenza dell'appoggio del piede sinistro, seguirà un passo con il piede destro e successivamente lo stacco del piede sinistro per il salto finale. Il tiro viene eseguito con la mano destra mentre la sinistra è lievemente sollevata a protezione del pallone dall'intervento di eventuali avversari. Sul lato opposto il movimento è speculare.
Anche se a primo avviso il terzo tempo può sembrare un'infrazione di passi e quindi una eccezione a questa regola, gli occhi più allenati (o un ralenty) possono confermarne il contrario. Questo movimento è fatto in corsa, e quindi la velocità dell'esecuzione può trarre in inganno.
Analizzando il movimento si vede che al momento della "chiusura" del palleggio (quando la palla viene presa in mano - 1º tempo) l'atleta effettua un arresto a due tempi (ovvero con i piedi che toccano terra in due istanti differenti - 2º tempo) e poi salta con i piedi allo stesso momento portando rapidamente la gamba posteriore avanti (grazie al movimento di alzata del ginocchio) compiendo sempre nello stesso istante il tiro (terzo tempo). Un terzo tempo fatto non in corsa perde tutte queste contemporaneità che vengono date dalla velocità: difatti gli arbitri fischiano infrazione di passi ad un movimento di terzo tempo fatto camminando.
Alternativa al terzo tempo è il passo e tiro. Questo movimento diverge dal terzo tempo solamente da un particolare: invece di un arresto a due tempi (nel secondo tempo) si ha un arresto ad un tempo (ovvero con i piedi che toccano terra allo stesso istante); per poi concludere il gesto come un terzo tempo tradizionale.

Schiacciata
La schiacciata è senza dubbio la conclusione più spettacolare della pallacanestro. Non a caso, gli atleti che si sono distinti nelle schiacciate sono rimasti i più celebri (uno su tutti Michael "Air" Jordan). Dopo la schiacciata il giocatore non può rimanere appeso al ferro, salvo per non cadere addosso ad un altro giocatore, altrimenti il "colpevole" viene sanzionato con un fallo tecnico. In favore dello spettacolo, questa infrazione viene spesso tollerata dagli arbitri, che fischiano solo quando il giocatore esagera nel rimanere "appeso", o comunque si issa sul ferro facendo leva sui bicipiti.

Schiacciata
La schiacciata è senza dubbio la conclusione più spettacolare della pallacanestro. Non a caso, gli atleti che si sono distinti nelle schiacciate sono rimasti i più celebri (uno su tutti Michael "Air" Jordan). Dopo la schiacciata il giocatore non può rimanere appeso al ferro, salvo per non cadere addosso ad un altro giocatore, altrimenti il "colpevole" viene sanzionato con un fallo tecnico. In favore dello spettacolo, questa infrazione viene spesso tollerata dagli arbitri, che fischiano solo quando il giocatore esagera nel rimanere "appeso", o comunque si issa sul ferro facendo leva sui bicipiti.

Alley-oop
Il cosiddetto alley-oop è una giocata estremamente spettacolare, che necessita di una buona coordinazione, doti atletiche e affiatamento tra due compagni. Un giocatore effettua un passaggio alto, normalmente non teso, verso il ferro (senza tirare), mentre un compagno salta, afferra la palla al volo e la schiaccia o appoggia a canestro.

Rimbalzo
Il rimbalzo è un fondamentale importante tanto in difesa, dove dà l'opportunità di ripartire in contropiede, quanto in attacco, dove offre una seconda possibilità di tiro. Consiste nell'afferrare la palla (che "rimbalza" sul ferro) dopo un tiro sbagliato. Sapersi piazzare a rimbalzo è necessario per un buon giocatore, e fondamentale è il "tagliafuori": si cerca di porsi davanti al proprio avversario e lo si tiene dietro, impedendogli di saltare a rimbalzo ed anticipandolo. Tra i migliori rimbalzisti del passato NBA figurano i pluripremiati Bill Russell, Wilt Chamberlain, Moses Malone, Dennis Rodman. Negli ultimi anni si sono distinti Ben Wallace e Kevin Garnett (vincitore della classifica dal 2004), attualmente Dwight Howard degli Orlando Magic è il capoclassifica nella speciale categoria dei rimbalzi NBA.

Tap-in
Se un giocatore salta a rimbalzo e, mentre è ancora in aria, corregge la palla a canestro, si parla di tap-in. Questa azione può essere fatta apposta per fare un passaggio e tiro o un assist.

Tap-out
Movimento simile al tap-in nel quale la palla, dopo essere rimbalzata nel ferro, viene spinta fuori dall'anello da un giocatore saltato a rimbalzo. Situazione molto spettacolare di tap-out è la "Spazzata", ovvero quando un giocatore evita che la palla entri nel canestro togliendola da esso: questo può essere fatto solamente dopo che la palla abbia toccato il ferro del canestro; se questo gesto viene compiuto prima che la palla tocchi il ferro il canestro verrà considerato valido (infrazione di Interferenza). L'infrazione di interferenza entra in atto quando un difensore devia la palla nel momento di traiettoria che parte dall'inizio della discesa della parabola fino al tocco di essa sul ferro. L'interferenza si può chiamare anche se un difensore tira la retina o tocca ferro/tabellone/sostegno mentre c'è un tiro e la parabola della palla è in fase discendente.

Stoppata
La stoppata è una giocata difensiva che consiste nel fermare un tiro avversario solo dopo che il giocatore ha già lasciato la palla (se la palla viene stoppata sulla mano dell'avversario si verifica un fallo) e prima che la palla abbia cominciato la sua parabola discendente verso il canestro (altrimenti il tiro è valido e vengono comunque assegnati i 2 o i 3 punti). Ovviamente quest'ultima regola non viene applicata alle schiacciate.

Blocco
In molti schemi della pallacanestro si sfruttano i "blocchi": un compagno di squadra si pone davanti all'avversario che vi sta marcando, dandovi la possibilità di "sfruttare il blocco" e lasciare sul posto il diretto avversario, bloccato dalla presenza del vostro compagno. Se si cerca di ostacolare il difensore muovendosi è un fallo, si tratta di "blocco in movimento". Il blocco va portato a gambe basse, piazzandosi addosso all'avversario, che non deve avere spazio per passare. Il giocatore con la palla cerca quindi di passare il più vicino possibile (o meglio spalla a spalla) al suo compagno, per non lasciare per niente spazio al difensore. In difesa si cerca di contrastare un blocco cambiando le marcature: chi marca il giocatore che porta il blocco prende il giocatore che lo sfrutta e viceversa. Altra alternativa consiste nel passare per "terzi", ovvero dietro bloccante e difensore, per non subire questo impedimento, lasciando però spazio per un tiro comodo all' attaccante. Il blocco viene usato anche in difesa per prendere il fallo di sfondamento

Pick & Roll
Il movimento Pick & Roll, o L, è un classico gioco a due, e nasce dal blocco portato al palleggiatore. Il giocatore che porta un blocco si gira verso l'interno e chiama la palla. La difesa solitamente non marca questo passaggio perché distratta dall'azione del palleggiatore. Tuttavia è molto importante la lettura della difesa per effettuare il tiro più facile. La variante di questo gioco nella quale il bloccante si allarga lontano da canestro per poter effettuare un tiro da fuori si chiama Pick & Pop. Il movimento del Pick & Roll è stato portato a livelli altissimi dalla celebre coppia degli Utah Jazz composta dal playmaker John Stockton e dall'ala grande Karl Malone.

Scarico
Quando il giocatore va in penetrazione i difensori della squadra avversaria si stringono in "aiuto" verso il centro dell'area: questo lascia alcuni compagni di squadra liberi, pronti a ricevere da chi è penetrato il cosiddetto "scarico", un passaggio improvviso che mette in condizione chi lo riceve di tentare subito una soluzione d'attacco senza la pressione della difesa.

Taglio
Il taglio o backdoor è il movimento compiuto da un giocatore senza la palla verso il canestro, finalizzato al ricevere un assist ed andare facilmente a segnare. Si cerca di passare davanti al proprio difensore, anticipandolo e quindi smarcandosi.

Doppia doppia e Tripla doppia

Nel linguaggio cestistico si ha una doppia doppia o tripla doppia quando un giocatore va in doppia cifra in rispettivamente due o tre diverse categorie di statistiche considerate positive (quindi ad esempio non le palle perse). La tripla doppia più ricorrente è quella Punti-Assist-Rimbalzi. Non molti giocatori attualmente riescono a realizzarla; il più grande giocatore a livello di triple doppie ancora in attività è Jason Kidd, play dei Dallas Mavericks. È una statistica molto difficile da "realizzare" infatti un solo giocatore è riuscito a tenerla come media in un' intera stagione, quella del 1961-62: Oscar Robertson.
Nel campionato di pallacanestro italiano esistono 6 voci positive, poiché a fianco di assist, punti, rimbalzi, stoppate e recuperi, la Lega Basket conteggia anche i falli subiti in quanto concorrono positivamente alla determinazione della valutazione (parametro presente in Europa e nelle competizioni internazionali, ma non in NBA)

La Quadrupla doppia

Una quadrupla doppia si raggiunge andando in doppia cifra in quattro delle cinque categorie statistiche. Nella storia dell'NBA solo quattro giocatori ne sono stati capaci: Nate Thurmond, Alvin Robertson (l'unico a riuscirci senza stoppate ma con le palle rubate), Hakeem Olajuwon e David Robinson.
È virtualmente possibile realizzare anche una quintupla doppia, ma nessuno c'è mai riuscito. Più accessibile, ma comunque raro perché indice di grande versatilità, è invece realizzare un 5x5, altro tipo di statistica che richiede sempre 5 specialità diverse, ma abbassa a 5 il livello da raggiungere. Hakeem Olajuwon ne ha messe a segno ben 6.

La valutazione

Da diversi anni è in uso un sistema di calcolo che considera diversi parametri, sia in positivo che in negativo.
In positivo:
Punti, assist, recuperi, rimbalzi, stoppate, falli subiti.
In negativo:
Tiri sbagliati, palle perse, falli commessi, stoppate subite.
Il risultato è un punteggio che dà ragione della complessiva prestazione in campo di un giocatore. All'occhio salta subito il dato delle stoppate prese: un giocatore che si vede respingere un tiro da un avversario riceve infatti un -2, che equivale alla somma del punto in meno per il tiro sbagliato e del punto sottratto per la stoppata subita

Attacco

L'attacco nella pallacanestro non si basa su giocatori di ruolo specifici, ma è anch'esso di squadra. Ogni giocatore, a seconda del suo ruolo, può sfruttare o meno diverse possibilità: tiro da fuori, penetrazione, gioco spalle a canestro e così via. Solitamente ogni squadra ha determinati schemi, studiati in modo da adattarsi ad ogni tipo di difesa che la squadra avversaria attua.

Difesa
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Difesa sotto canestro
La difesa nel basket è un mezzo tecnico fondamentale per vincere le partite e misura il grado di maturità dei giocatori.
Tecnicamente la difesa si può suddividere in tre settori di applicazione: difesa sul portatore di palla; difesa sul giocatore senza palla; difesa ai rimbalzi. Inoltre la squadra può difendere a uomo oppure a zona, attuando o meno il pressing o il raddoppio sul portatore di palla. Differenza sostanziale tra la difesa ad uomo e quella a zona sta nel fatto che la prima segue lo spostamento del giocatore mentre la seconda quello della palla.

Difesa sul portatore di palla
La difesa sul portatore di palla è di sicuro la più difficile ed è quella che necessita del maggior dispendio energetico. Tecnicamente il difensore dovrà posizionarsi in posizione reattiva: gambe piegate, baricentro basso e braccia larghe, pronte ad ostacolare il palleggio ed il passaggio, facendo attenzione a non commettere falli, e posizionandosi davanti all'avversario, più esattamente davanti al pallone, facendo attenzione a non farsi superare, ma obbligando, se possibile, l'arresto del palleggio. Di solito si chiede di non farsi superare nei primi 2 palleggi, al fine di facilitare l'aiuto da parte di un compagno. Il primo passo è, infatti, fondamentale per l'attaccante se vuole superare un difensore, e se questi riesce a contenere lo scatto sarà più facilmente aiutato dai compagni. Il difensore, a questo proposito, deve cercare di indirizzare l'attaccante dove vuole lui, disponendosi in maniera opportuna, costringendolo ad usare la mano "debole", cercando di spingere l'attaccante verso la linea di fondo o quella laterale, per poterlo poi "chiudere" in raddoppio con un compagno.

Difesa sul giocatore senza palla
La difesa sul giocatore senza palla richiede sia un'impostazione tecnica che una notevole attenzione. I punti cardini del difensore sono:
trovarsi sempre con le spalle a canestro (tranne che nelle rimesse da fondo campo e/o nei momenti in cui l'attaccante di propria competenza transita lungo la linea di fondo);
trovarsi sempre tra l'avversario e la palla in posizione di anticipo, a meno che il giocatore sul quale si difende non sia lontano dalla palla (ci si stacca e si ha comunque il tempo di recuperare la posizione in caso di necessità);
formare sempre un triangolo tenendo come punti di riferimento attaccante, portatore di palla avversario e se stessi, in modo da non farsi trovare in linea con l' attaccante e il playmaker avversario. In questo modo si possono evitare tagli "back-door" verso canestro dell'uomo che si sta marcando.
In aggiunta a questi due fattori, il difensore dovrà essere pronto ad aiutare il compagno che difende sul portatore di palla. Si parla in questo caso di aiuto (di solito arriva dal compagno che marca l'uomo più lontano dalla palla, che come detto prima si è staccato dal suo uomo).

Difesa a rimbalzo
La difesa ai rimbalzi in seguito al tiro della squadra avversaria, richiede tecnica ed attenzione, ed è strettamente legata alla difesa sul giocatore senza palla. I punti cardini per il difensore ai rimbalzi sono:
al momento del tiro guardare il proprio avversario di riferimento;
tagliarlo fuori, cioè posizionarsi saldamente tra il canestro e l'avversario;
andare infine al rimbalzo.
Il giocatore che difende sul tiratore dovrà invece disinteressarsi del pallone e tagliarlo fuori. Risulta ovvio che una cattiva marcatura sul giocatore senza palla, con una posizione errata del corpo, comporterà una pessima difesa ai rimbalzi: da qui lo stretto legame tra i due movimenti difensivi.

Difesa a uomo
Nella difesa a uomo, ogni giocatore ha il compito di fronteggiare direttamente un avversario specifico, e di seguirlo per tutta la durata dell'azione, fatta eccezione per situazioni particolarmente pericolose nelle quali dovrà andare in aiuto di un compagno. È il tipo di difesa più diffuso, e si basa solitamente su accoppiamenti tra giocatori con lo stesso ruolo e le stesse caratteristiche.

Difesa A ZOna
Nella difesa a zona, come dice il nome, ogni giocatore ha il compito di sorvegliare e difendere una zona di competenza, qualunque avversario vi si trovi. La difesa a zona lascia più possibilità agli avversari di tirare da fuori, ma rende più difficili (ovviamente se ben realizzata) le penetrazioni. Per questo tipo di difesa è necessaria la comunicazione continua tra i compagni, per non lasciare zone scoperte. Apparentemente potrebbe sembrare una difesa meno faticosa di quella a uomo, ma la sensazione è tale solo perché spesso la difesa a zona viene sottovalutata e attuata male. Si divide in zona pari (se i giocatori nella prima linea difensiva sono in numero pari) e in zona dispari (se i giocatori nella prima linea difensiva sono in numero dispari); le più usate sono le zone 2-3 o 3-2 ma anche le zone 2-1-2 e 1-3-1 sono piuttosto utilizzate. Alla zona si può abbinare il pressing ed il raddoppio di un avversario. Si può usare anche un sistema di difesa "misto", con uno o più giocatori che seguono l'attaccante a "uomo" e gli altri disposti a "zona"; di questo tipo la "Box and One" (4 giocatori a zona e 1 a uomo) e la "triangolo e due" (3 giocatori a zona e 2 ad uomo). Sempre più spesso si vedono difese miste o match-up: in un primo momento la squadra in difesa si schiera a zona, poi, subito dopo che la squadra avversaria ha effettuato il primo passaggio, ciascun difensore marca l'avversario che si trova davanti. È un tatticismo abbastanza raffinato che ha l'obiettivo di confondere gli avversari e vanificare ogni schema offensivo predisposto per attaccare una difesa a zona.

In Italia
La traduzione in italiano delle regole della pallacanestro risale al 1907 a cura di Ida Nomi (membro della commissione tecnica della Federginnastica), il gioco inizialmente venne chiamato "palla al cesto".
Nel 1919 si ebbe il primo incontro, nei giardini della Villa Reale di Monza e l'anno seguente la Federginnastica l'ammise fra le sue discipline e si svolse il primo campionato di pallacanestro italiano (vinse la Forza e Costanza Brescia). Al 1921 risale la fondazione della Federazione Italiana Pallacanestro, che nel 1930 si svincolò dalla Federginnastica e venne riconosciuta dal CONI. Una diffusione più capillare dello sport si ebbe però solo dopo la seconda guerra mondiale in seguito all'arrivo delle truppe di liberazione.
La squadra più titolata è l'Olimpia Milano, vincitrice di 25 scudetti, davanti alla Virtus Bologna vincitrice di 15 titoli e alla Pallacanestro Varese con 10, a seguire ci sono la Benetton Treviso con 5, la Mens Sana Siena con 5, la Pallacanestro Cantù con 3, la Victoria Libertas Pesaro e la Fortitudo Bologna con 2 ed infine Virtus Roma e JuveCaserta con uno.
La Lega A italiana è generalmente considerata il secondo campionato più competitivo d'Europa dopo la Liga ACB spagnola.

Olimpiadi
Il torneo olimpico, ancor più dei campionati mondiali, è stato luogo, in passato, di grandissime rivalità tra squadre nazionali, e quindi di leggendarie partite. Infatti, durante la Guerra Fredda, le partite tra gli Stati Uniti e l'Unione Sovietica davano origine a scontri che andavano ben oltre il solo risultato sportivo. Storico rimane l'episodio accaduto durante la cerimonia di premiazione ai Giochi olimpici di Monaco di Baviera 1972, quando dopo aver perso in finale contro l'Unione Sovietica per un solo punto in un grande clima di contestazione arbitrale, gli Stati Uniti non si presentarono per ritirare la medaglia d'argento. È fatto noto che molti atleti di quella squadra, alcuni dei quali ormai deceduti, abbiano lasciato detto ai posteri di desiderare di non ricevere mai quella medaglia.
Il torneo che più si ricorderà negli anni fu quello di Barcellona 1992, quando per regolamento anche gli atleti professionisti diventarono eleggibili per le competizioni olimpiche. Questa innovazione permise agli Stati Uniti di portare alle Olimpiadi le stelle della NBA, creando la squadra di pallacanestro più forte di tutti i tempi: il Dream Team. Questa squadra contava tra le sue fila alcuni dei migliori giocatori della storia: Michael Jordan, Larry Bird, Magic Johnson, Charles Barkley, Scottie Pippen, David Robinson, Chris Mullin, Karl Malone, John Stockton, Clyde Drexler e Patrick Ewing, con l'aggiunta di un giocatore che allora proveniva dalla NCAA (il campionato universitario statunitense), Christian Laettner della Duke University. Quella squadra da sogno vinse tutte le partite del torneo con notevole facilità, aggiudicandosi l'oro e la gloria olimpica.
Da Montréal 1976, fu introdotto anche il torneo femminile.

Record
Punti
Wilton Norman Chamberlain (più noto come Wilt Chamberlain), il 2 marzo 1962 a Hershey (Pennsylvania), segnò 100 punti, contro i New York Knicks.
Alessia Santoro, all'età di sedici anni, nel gennaio 1993 durante l'incontro di Promozione femminile Basket YO Formia - Coreno Ausonia, ha realizzato 122 punti[9] stabilendo il primato mondiale in una partita seniores di basket femminile sui 40' di gioco

Rimbalzi
Chamberlain detiene anche il record di rimbalzi (55 in una partita), davanti a Bill Russel (51).

In una singola partita, il record individuale di valutazione appartiene a Carlton Myers, che la sera degli 87 punti segnati il 26-1-1995 (ma in Serie A-2), ottenne un 94. Nella massima serie, il primato spetta a Roosevelt Bouie (Reggio Emilia) con 69, ottenuto il 26-10-1988.
Il record di squadra in Serie A è della Skipper Bologna, 180 nella vittoria su Trieste per 121-62 il 21 marzo 2004 (mentre è stato annullato[senza fonte] il record della Pepsi Caserta contro Martos Napoli il 28-02-2010 con 181 punti [10], per l'esclusione di Napoli dal campionato[senza fonte]); in A-2 è di Sassari contro Pavia il 12-2-1995 (216 punt

Assist
Il record appartiene a Scott Skiles, con 30 assist in una sola partita

Cinema
In punta di piedi (Tall Story) di Joshua Logan - USA, 1960
I sentieri della rabbia (Halls of Anger) di Paul Bogart - USA, 1970
Yellow 33 Drive, He Said di Jack Nicholson - USA, 1972
Amici per la pelle (Shirts/Skins) di William Graham - USA, 1973
Sistemo l'America e torno di Nanni Loy - Italia, 1974
L'allenatrice (Sexy Coach) di Bud Townsend - USA, 1978
Basket Music (The Fish That Saved Pittsburgh) di Gilbert Moses - USA, 1979
Voglia di vincere (Teen Wolf) di Rod Daniel - USA, 1985
Colpo vincente (Hoosiers) di David Anspaugh - USA, 1986
Chi non salta bianco è (White Men Can't Jump) di Ron Shelton - USA, 1992
An American Citizen - Gioco di Squadra di Eitan Green - Israele/USA, 1992
Hoop dreams di Steve James - USA, 1994
Blue Chips - Basta Vincere di William Friedkin - USA, 1994
Che aria tira lassù (The air up there) di Roger la Honte - USA, 1994
Above The Rim di Jeff Pollack - USA, 1994
Forget Paris di Billy Crystal - USA, 1995
Ritorno dal nulla (Basketball diaries) di Scott Kalvert - USA, 1995
Space Jam di Joe Pytka - USA, 1996
Flubber - Un professore tra le nuvole di Les Mayfield - USA, 1997
Celtic Pride di Ton DeCerchio - USA, 1996
Eddie di Steve Rash - USA, 1996
Rebound - La vera storia di Earl "The Goat" Manigault di Eriq La Salle - USA, 1996
L'allenatrice Sunset Park di Steve Gomer - USA, 1996
He Got Game di Spike Lee - USA, 1998
Game Day di Steven Klein - USA, 1999
Il sogno di Calvin (Like Mike) di John Schultz - USA, 2002
Coach Carter di Thomas Carter - USA, 2005
Glory Road - USA 2006
Il sogno di Jerome

Fumetti e libri
Slam Dunk di Takehiko Inoue
Real di Takehiko Inoue
Buzzer Beater di Takehiko Inoue
Generation Basket di Hiroyuki Asada
Harlem Beat di Yuriko Nishiyama
Dear Boys di Hiroki Yagami
Tra i romanzi dedicati a questo sport, è doveroso ricordare "E se c'ero, dormivo" di Francesco Piccolo, "Tre volte invano" di Emiliano Poddi e "Due sotto canestro" di Luca Cognolato, gli unici in lingua italiana. Altro romanzo in parte dedicato a questo sport è "Radio Niente" di Francesco D'Adamo.

Videogiochi
NBA Live
NBA 2K
NBA Street V3
Fronte del basket

Categoria:Varianti della pallacanestro.
A causa della sua popolarità, la pallacanestro ha dato vita ad altri sport, simili in linea generale ma diversi per quanto riguarda le regole di gioco. Già nei primi anni di vita, il gioco di Naismith fu adattato da Senda Berenson per le donne. La differenza principale consisteva nella posizione delle giocatrici, che venivano ripartite in tre zone del campo dalle quali non potevano spostarsi[13]. La variante femminile si evolse successivamente nel basquette, chiamato anche 6 on 6 basketball, e nel netball. Il primo non è più ufficialmente praticato dagli anni novanta[14], il secondo è ancora diffuso soprattutto in Oceania[15].
Una variante che ha avuto un grande seguito e attualmente è sport paralimpico è il basket in carrozzina. Le regole sono molto simili, le differenze risiedono in alcune infrazioni: non è consentito sollevarsi dal sedile della carrozzina, avanzare con la palla senza palleggiare dopo due spinte e sollevare da terra contemporaneamente le due ruote posteriori con la palla in mano. È gestito dall'International Wheelchair Basketball Federation[16].
Variante particolare è quella della pallacanestro giocata 3 contro 3, a cui prendono parte due squadre da tre giocatori in campo ciascuna. Si gioca a metà campo. Un esempio in Italia è il torneo nazionale Join the game per le fasce d'età under 13 e under 14.
Altre varianti sono: il korfball, popolare per la possibilità per uomini e donne di giocare insieme[17]; il beach basket, che si gioca sulla sabbia senza poter palleggiare[18]; lo streetball, che solitamente si gioca nei playground o comunque all'aperto[19]; il waterbasket, che si gioca in piscina e combina la pallacanestro con la pallanuoto.[20]
Esiste anche lo Slamball: in questa variante della pallacanestro bisogna portare la palla nel canestro avversario saltando su un tappeto elastico. Per proteggersi da eventuali urti causati dalle acrobazie i giocatori portano delle protezioni adeguate. I canestri in schiacciata valgono tre punti, così come quelli effettuati dal di fuori dell'area; gli altri ne valgono due.

 
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FRAWWE5
view post Posted on 16/7/2011, 19:00     +1   -1




LE ULTIME NEWS MENSILI



NBA LA CRISI ECONOMICA
Sab 16 Luglio 2011
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L'Nba scopre il dramma della crisi economica. Il campionato più stellare nel mondo dello sport sta vivendo settimane di grande tensione a causa dell'annunciato lochout che potrebbe paralizzare l'intera prossima stagione. Tifosi e addetti ai lavori sperano che si arrivi presto a un accordo in grado di scongiurare almeno in parte lo stop totale del torneo di basket, ma intanto alcune stelle si stanno guardando intorno e vagliano le proposte provenienti da squadre europee e cinesi. Certo i vari Kobe, Lebron e compagnia bella non avranno il terrore su come arrivare a fine mese e anche in caso di inattività assoluta il loro 2011/2012 sarà molto sereno. Non così per le 114 persone di vari uffici della National Basketball Association che stanno per essere licenziato dalla Lega, così come è stato comunicato in queste ore. Si tratta del 10% dei dipendenti e scontano le difficoltà economiche previste da questa serrata che spacca l'associazione dei giocatori dai proprietari. Questa decisione arriva due settimane dopo l'annuncio degli Charlotte Bobcats, club della Nba, di licenziare 35 persone per le stesse ragioni. La Nba ha annunciato perdite per 300 milioni di dollari (circa 208 milioni di euro) in questa stagione e potrebbe perdere ancora se lo sciopero in vigore dall'1 luglio non finirà in tempi brevi. Questo blocco, il primo della Nba dal 1998-99 è stato decretato dopo il fallimento di diverse riunioni tra proprietari e giocatori.

NBA - Accuse a Shaq "E' un boss spietato"
sab, 16 lug 09:27:00 2011
Stati Uniti col fiato sospeso dopo le pesanti accuse di Robert Ross, ex membro di una gang criminale, alla stella della Nba Shaquille O’Neal. Il legale del giocatore duro: "Solo un mitomane che ha abusato dell’amicizia di Shaq"

Shaquille O'Neal? Un boss che ordina di uccidere chi gli manca di rispetto. A dipingerlo così, in una denuncia presentata al Tribunale superiore della Contea di Los Angeles è Robert Ross, ex membro di una gang e in passato amico dell'ex centro di Lakers, Heat e Celtics. Ross accusa Shaq di aver organizzato il suo rapimento da parte di un'altra gang nel 2008 e nella denuncia, pubblicata dal sito "Tmz", racconta che l'ex giocatore avrebbe organizzato e finanziato una serie di omicidi e di brutali aggressioni.
In particolare, O'Neal avrebbe ordinato a Ross di uccidere "il membro della Downtown Gangster Crips che gli aveva mancato di rispetto davanti alla moglie Shaunie" ma anche un "famoso produttore" e una donna che Shaq "aveva messo incinta e che aveva pagato per abortire".
"Le bizzarre affermazioni di Robert Ross nella sua denuncia sono pura finzione - la replica di Michael J. Kump, legale di Shaq - O'Neal ha offerto la sua amicizia a Ross per provare ad aiutarlo a dare una svolta alla sua vita ma Ross, purtroppo, ha abusato di questa amicizia più e più volte. L'impegno di Shaquille al fianco delle forze dell'ordine è ben noto e documentato, queste accuse diffamatorie non meritano risposta".



YAO MING SI RITIRA E SHAQ LO ACCOGLIE


Houston, 9 lug. - (Adnkronos) - Yao Ming si ritira e Shaquille O'Neal, per consolarlo, lo invita in vacanza. Dopo 9 stagioni nella Nba, il centro cinese degli Houston Rockets ha chiuso la carriera condizionata da gravi infortuni. Il 30enne, prima scelta assoluta nel draft 2002, ha giocato solo 5 partite negli ultimi 2 campionati. Ora, come ha anticipato il quotidiano Houston Chronicle, ha deciso di gettare la spugna: impossibile per il colosso di 229 centimetri recuperare dalla frattura da stress alla caviglia sinistra e dai problemi al tendine.

Yao si congeda con una media di 19,1 punti e 9,3 rimbalzi. Nella sua avventura a stelle e strisce, il piu' carismatico e dotato rappresentante del basket cinese si e' guadagnato 8 convocazioni all'All Star Game. Yao ha mostrato condizioni eccellenti solo nelle prime 3 annate nella National Basketball Association. Nelle successive 6 stagioni, invece, ha dovuto saltare ben 250 gare. La frattura al piede subita a maggio 2009 e' stata l'inizio della fine. A gennaio, il lungo e' stato operato alla caviglia sinistra. A maggio, sembrava che il recupero procedesse nel migliore dei modi. Il centro, diventato free agent lo scorso primo luglio, aveva espresso il desiderio di proseguire la carriera con la maglia dei Rockets.
Ora, mentre la lega e' paralizzata dal lockout per il mancato rinnovo del contratto collettivo, il progetto della stella cinese e' naufragato. Yao ha gia' ricevuto il sostegno morale di un altro 'gigante' del basket Nba che ha appena chiuso la carriera. ''Ci mancherai, fratello'', ha detto Shaquille O'Neal in in video diffuso sulla propria pagina di Twitter.''Sei uno dei piu' grandi giocatori cinesi di tutti i tempi. Sei uno dei piu' grandi giocatori, punto. Mi mancherai, fratello. Goditi il ritiro e andiamo in vacanza. Solo tu e io''.

 
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FRAWWE5
view post Posted on 23/7/2011, 18:25     +1   -1




LE ULTIME NEWS!



Teramo, i play saranno Dee Brown e Fultz
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Torna in Italia il regista ex Avellino. Confermato il bolognese, pupillo di coach Ramagli
TERAMO, 23 luglio – In poche ore, la Tercas Teramo ha definito la coppia di playmaker, con una novità e una conferma. Sfumata l'estensione con Ivan Zoroski, il club abruzzese ha deciso di puntare su Dee Brown, 27 anni, di ritorno in Italia, dove giocò con Avellino nel 2009/10. Coach Alessandro Ramagli dice: «Una opportunità di mercato colta per portare a Teramo un giocatore importante che si contraddistingue per la capacità di giocare ad alto ritmo e per la creatività. Per noi rappresenta un inserimento importante all’interno del roster che dovremo valorizzare anche selezionando in modo opportuno gli altri giocatori che andranno a comporre il reparto esterni».
FULTZ - Per coprire le spalle a Brown, Ramagli avrà un proprio pupillo come Robert Fultz: il 29enne bolognese è confermato, visto che arrivò a Teramo a metà della scorsa stagione. «Un gradito ritorno di un giocatore che lo scorso anno non ha espresso tutte le sue potenzialità a causa di alcune problematiche fisiche. Fultz, però, ha dimostrato di poter essere un giocatore eclettico in grado di aiutare la squadra a raggiungere i suoi obiettivi» ha aggiunto Ramagli.


ELISABETTA CANALIS E LA STELLA NBA WADE?!
canalis
Toto-fidanzato per Elisabetta Canalis. Via alle scommesse
L’ex velina ha scatenato i paparazzi comparendo ad una sfilata di moda a Milano insieme a Dwyane Wade, fenomeno Nba. E i bookmaker scommettono sul suo prossimo fidanzato. Ecco le quote
20 luglio, 2011

Dopo l'addio a Clooney, Elisabetta Canalis sembra già pronta per una nuova avventura amorosa, con i bookmaker a quotare la prossima fiamma. Archiviata la storia d'amore con l'affascinante dottor Ross della fortunata serie ER, Elisabetta ha scatenato i paparazzi comparendo ad una sfilata di moda a Milano insieme a Dwyane Wade, fenomeno Nba dei Miami Heat. E i bookmaker sono pronti a scommettere che proprio il talento del basket Usa (quota 3.50) sarà la prossima fiamma dell'ex velina.

Non mancano i rivali nella lavagna dei bookmaker: dietro a Wade c'è anche Gerard Butler, protagonista del film "300", che si gioca a 5.50. Segue a 7.00 il top manager Matteo Marzotto, sale a 10.00 l'idolo di Hollywood Jude Law, mentre si gioca a 12.50 Jake Gyllenhaal. In quota anche qualche sorpresa: dal ritorno con Clooney, offerto a 17.50, a quello con Vieri, offerto a 40.00, passando per il fidanzamento con l'attaccante della Roma Marco Borriello a quota 20.00 e la love story con il re del gossip Fabrizio Corona, offerto a 35.00.

DOPO LA VITTORIA DEI DALLAS IL CALENDARIO NBA 2011-2012
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L'Nba 2011-12 potrebbe non iniziare mai, eppure ha già una data per l'Opening night, il 1° novembre. E un calendario completo, con una regular season di 82 partite per squadra e 1230 match totali. Una stagione fantasma, ufficializzata con uno show televisivo che ha segnato il debutto di Shaquille O'Neal sul piccolo schermo, tenuta in scacco dal lockout, la serrata che dal primo luglio i proprietari hanno messo in atto nel braccio di ferro con i giocatori sul rinnovo del contratto.

LE DATE CHIAVE — Si dovesse iniziare in tempo, il via verrà dato il primo novembre, con Dallas che ospiterà Chicago subito dopo aver ricevuto gli anelli per il titolo 2010-11. Poi Utah-Houston e Lakers-Oklahoma City. Grande spettacolo, come tradizione, il giorno di Natale: New York-Boston, la rivincita della finale 2011 Dallas-Miami e Lakers-Chicago. Chiusura il 18 aprile con tutte e 30 le squadre in campo.

DERBY ITALIANI — Ammesso che il free agent Marco Belinelli resti a New Orleans (gli Hornets gli hanno presentato la qualifying offer e avranno il diritto di pareggiare qualsiasi offerta la guardia azzurra dovesse ricevere), i suoi Hornets sfideranno 4 volte i Denver Nuggets di Danilo Gallinari, con il primo scontro in programma in Colorado il 27 novembre (6 gennaio e 1 febbraio a New Orleans, il 9 marzo ancora in Colorado). La successiva sfida tra italiani è per il 18 dicembre, quando I Toronto Raptors di Andrea Bargnani ospiteranno New Orleans (altra sfida il 29 febbraio). Le due sfide tra Bargnani e Gallinari sono in programma il 27 gennaio a Denver e il 30 marzo a Toronto.


Derek Fisher, 35 anni, presidente del sindacato giocatori. Afp
NESSUN PROGRESSO — Ma la stagione potrebbe non partire mai, visto che le trattative tra proprietari e sindacato giocatori sono al palo. Nessun incontro dopo quello del 30 giugno a New York che ha sancito l'inizio della serrata, nessun nuovo meeting programmato per i prossimi giorni. Derek Fisher, presidente dell'unione giocatori, è volato nelle Filippine per giocare nel weekend in un torneo esibizione con Kobe Bryant, Chris Paul, Kevin Durant, Derrick Rose, Derrick Williams, Tyreke Evans e JaVale McGee. David Stern, commissioner Nba, prima di occuparsi dei calendari ha incontrato gli alti dirigenti della Fiba per parlare di come il lockout influirà sui tornei continentali in programma quest'estate.


David Stern, 68 anni, commissioner Nba dal 1984. Afp
CALENDARIO — Perché la regular season sia salva nella sua totalità, giocatori e proprietari devono arrivare a un accordo entro metà settembre. Non dovesse arrivare, si procederà prima con la cancellazione della preseason, poi di parte della stagione regolare. Durante il lockout del 1998-99, l'ultimo che l'Nba ricordi, David Stern aveva fissato il 7 gennaio come data ultima per non cancellare l'intera stagione. L'accordo fu raggiunto in tempo e la stagione partì il 5 febbraio, accorciata a 50 partite per squadra e con un calendario tutto nuovo.

I NUMERI — In una stagione di 82 partite, ogni squadra affronta almeno due volte tutte le altre 29 franchigie della lega. Ogni team gioca 4 volte contro ciascuna avversaria della propria Division, quattro volte contro 6 squadre delle altre due Division e tre volte contro le rimanenti 4 della propria Conference (la rotazione avviene su base quinquennale, in modo che ogni 5 stagione una squadra ha affrontato 18 volte le altre della propria Conference). E due volte, una in casa e una fuori, le 15 squadre dell'altra Conference. Un calendario fatto di incastri, di arene non disponibili per convention e altre eventi. Un programma messo insieme da un computer. E da un uomo, Matt Winick (vice presidente delle operazioni di gioco dell'Nba), che da quasi trent'anni mette insieme le esigenze di tutti. Stavolta potrebbe dover fare lavoro doppio. O nella peggiore delle ipotesi aver lavorato per niente.

Gallinari: "La missione
dell'Italia? Emozionare"

Europei di basket
a fine agosto: «Giocheremo
in modo intrigante»
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GIORGIO VIBERTI
MILANO
Gallinari, lei ritrova la Nazionale dopo i forfait per infortunio agli Europei 2007 e anche alle qualificazioni per gli Europei 2009. Con che spirito torna?
«Sono un disoccupato dell'Nba, che è ferma per il lockout, ma sono strafelice di tornare in Italia ed emozionato di giocare con la Nazionale. Ho una voglia matta».

È vero che ha nostalgia di Milano? E potrebbe magari tornarci per qualche mese, mentre l'Nba è ferma?
«Per contratto non posso parlare di questo argomento. Ma sogno di tornare un giorno a giocare nella mia città. Spero il più tardi possibile, perché significherà che avrò fatto tanti anni di Nba».

A fine agosto c'è l'Europeo in Lituania che qualifica anche per i Giochi di Londra 2012. Il presidente federale Meneghin dice che sono obiettivi da non fallire.
«Tutti noi avvertiamo che ci sono grandi aspettative intorno alla squadra. È uno stimolo in più, non certo un peso. Ma non sono i risultati la cosa più importante».

Che cosa conta di più?
«L'immagine che daremo di noi, il significato speciale della maglia azzurra, l'orgoglio che dovranno provare i tifosi vedendoci giocare, l'impegno massimo che tutti noi metteremo in questi due mesi. La nostra missione è emozionare: questa è l'Italia, non una squadra qualsiasi».

Per la prima volta l'Italia schiera tre professionisti dell'Nba: lei, Bargnani e Belinelli. Non c'è il rischio di uno scollamento con il resto della squadra?
«Nemmeno per idea. Ci conosciamo tutti molto bene, sappiamo da dove veniamo e molti di noi hanno giocato insieme anche nelle giovanili. Questa è una squadra vera, un gruppo, una famiglia. Sarà la nostra forza».

Tecnicamente e fisicamente invece mancheranno un pivot vero, centimetri in area e anche qualche chilo.
«Avremo misure e taglie strane, è vero, e infatti, come ha detto il ct Pianigiani, giocheremo un basket atipico, con ruoli intercambiabili. Sarà ancora più intrigante».

Malgrado tre giocatori nell'Nba, il basket italiano sta vivendo un periodo di crisi. Perché?
«Temo che le cause siano tante, di sicuro ha influito il cambio generazionale. È un errore però voltarci sempre indietro. Questa squadra è giovane, ha solo due giocatori sopra i 30 anni (Mordente e Carraretto, ndr), quindi deve guardare avanti con fiducia».

Per lei è il debutto azzurro in un grande torneo: non ha anche qualche timore?
«Una preoccupazione sì: tornare ad abituarmi alle regole del basket europeo, un po' diverse da quello dell'Nba».

E gli avversari? Nel girone dell'Italia almeno Francia e Serbia sembrano superiori, poi c'è la Germania di Nowitzki, più Israele e Lettonia contro le quali l'anno scorso abbiamo perso...
«Il nostro è il girone più tosto, ma agli Europei non esistono più squadre materasso. Dobbiamo essere noi a fare la differenza, non gli avversari. Non so dire se andremo sul podio europeo o se ci qualificheremo per Londra 2012. Sono certo però che faremo il possibile e l'impossibile per riuscirci».



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view post Posted on 26/7/2011, 13:41     +1   -1

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La Nazionale è qui a Bormio per il ritiro, ieri sono andati a vederli, vado anche oggi.
 
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view post Posted on 31/8/2011, 11:47     +1   -1




Europeo, c'è Italia-Serbia
Petrucci: "Dateci una gioia!"

SIAULIAI (Lituania), 31 agosto 2011

Al via l'Europeo: gli azzurri di Pianigiani ci provano con le tre stelle Nba. Il presidente del Coni suona la carica: in ballo c'è la qualificazione olimpica. Segui gli aggiornamenti sul nostro sito
Zitti tutti, la parola spetta al campo. Dopo quattro anni di assenza, l’Italia torna a giocare nella fase finale di una grande manifestazione: alle 14.15 gli azzurri di Pianigiani inaugurano l’Europeo contro la Serbia, vice campione uscente e quarta ai Mondiali dello scorso anno, in un match che sarà subito indicativo per il futuro. Solo le prime tre squadre del girone (che comprende anche Francia, Germania, Israele e Lettonia) accederanno alla seconda fase e un successo potrebbe aprire già un’autostrada verso il traguardo traguardo intermedio di Vilnius.


Il c.t. Simone Pianigiani con Marco Belinelli. Ansa

SUPER SERBIA — E’ un’Italia nuova, se non nei volti quantomeno nell’approccio, quella che si ripresenta alla ribalta continentale. Non è più la formazione operaia bensì quella delle tre superstar Nba, ma al tempo stesso è una squadra che non fa affidamento solo sul notevole talento offensivo e che nel percorso di preparazione (9 vittorie e 2 sconfitte, una con la Grecia e una con la Bosnia) ha puntato molte fiche sulla difesa e solo in due occasioni ha subito più di 75 punti. Davanti a sé troverà una Serbia che invece, oltre alla classe di molti elementi, ha muscoli e centimetri in abbondanza ovvero quanto manca a Pianigiani. I progressi di Bargnani a rimbalzo sono qualcosa di più di una scialuppa a cui aggrapparsi contro la forza d’urto di Krstic (di ritorno in Europa, al Cska Mosca), di Perovic e del gigante (2.22 m) Marjanovic. E occhio anche alla cabina di regia, altro punto critico dell’Italia, dove il santone Ivkovic (68 anni, 1 Mondiale, 3 europei, 5 Coppe europee e 11 titoli nazionali in bacheca) può schierare Milos Teodosic, uno dei più forti giocatori della rassegna a non avere mai calcato i palcoscenici Nba. “Ho giocato contro di lui – racconta Daniel Hackett – qualche anno fa nelle semifinali dell’Europeo Under 20. Fu una battaglia, vinsero loro e conquistarono l’oro. Stavolta speriamo che vada diversamente”.


Gianni Petrucci, presidente del Coni. Ansa
PETRUCCI CARICA — L’Italia ha fatto allenamento ieri sera e poi questa mattina riunione tecnica in hotel, rinunciando alla seduta di tiro nella Siauliai Arena (5700 posti per il basket). Squadra al completo con tutti e 12 gli effettivi in buone condizioni, compreso Mordente la cui preparazione tra paternità e infortuni è stata a singhiozzo. Intanto il presidente del Coni Giani Petrucci ha scritto una lettera alla spedizione azzurra: “Cari Ragazzi, caro Coach, caro Dino, è arrivato il momento tanto atteso… So bene che siete attesi da una lunga serie di partite ad alto livello, tutte difficili, ma nessuna impossibile. Sulla maglia avete scritto il nome ITALIA: non dimenticatelo… Stavolta non c’è il palio solo l’Europa ma anche e soprattutto la qualificazione ai Giochi Olimpici di Londra del prossimo anno, un obiettivo che è alla portata del basket italiano per storia e tradizione. Regalatemi una gioia! Lo sport italiano è al vostro fianco, tutti tifiamo per voi. Forza Ragazzi, dateci sotto!”.

 
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FRAWWE5
view post Posted on 8/9/2011, 12:23     +1   -1




Lega A: Virtus, per Douglas-Roberts siamo ai dettagli

Data: 08/09/2011 Fonte: Il Domani




Virtus, tra sogno e realtà. Manuel Ginobili da una parte, Chris Douglas-Roberts dall'altra, per completare un organico che diventerebbe di primissimo livello. La trattativa con il grande ex è ancora «ad lino stato embrionale», ammette Luciano Capicchioni, agente del giocatore, «perché il primo contatto è arrivato solamente due giorni fa e bisogna vedere cosa accadrà nella prossima riunione dei proprietari. Le dimensioni che dà la stampa di questo contatto sono del tutto anormali: al momento stiamo parlando di un uovo di dinosauro». Le cifre in ballo sono rilevanti (oltre al contratto, c'è da garantire l'assicurazione), ma l'impatto di un ritorno dell'uomo di Bahia Bianca sul mondo virtussino è altrettanto garantito, anche se Sabatini ha da tem- po chiuso la campagna abbonamenti e non ha ancora deciso se e quando riaprirla. Molto più normale è il processo che a giorni porterà, probabilmente, Finelli a vedere completato il proprio roster con la tanto agognata ala piccola dallabuona taglia fisica, capace di andar dentro sia a concludere che a prendere rimbalzi: «La trattativa con Douglas-Roberts è ad un buon punto - si lascia sfuggire il gm Faraoni -ma non è ancora tempo di chiudere». L'impressione è che ci sia da limare solamente qualche dettaglio, prima di vedere sbarcare sotto le Due Torri un giocatore importante, che arriverebbe a percepire con un'annata intera in Europa anche più di quanto gli garantirebbe metà stagione nei Bucks. L'offerta di Milwaukee per il rinnovo, infatti, si aggira intorno ad 1,1 milio- ni di dollari, mentre i bianconeri sono pronti ad offrire qualcosa più di 600mila. Il gm bianconero è intervenuto anche sulla questione Kemp: «Non capiamo il perché di questi ritardi, credo che sia una problematica economica momentanea». Probabile, anche perché altrimenti non si spiega l'ennesimo acquisto a peso d'oro (il mancato virtussino Erceg) operato dal club turco negli ultimi giorni. Al di là delle Alpi, intanto, continua l'avventura europea di Koponen e Sanikidze, che a Vilnius esordiscono nella seconda fase con l'obiettivo di agganciare una storica qualificazione ai danni di Macedonia o Slovenia. Entrambe le nazionali dei virtussini partono al palo, in attesa dello scontro diretto di dopodomani. Il primo a scendere in campo oggi è Sanikidze, impegnato nella sfida con la Macedonia del senese McCa-lebb, mentre a seguire sarà il turno del capitano bianconero e della sua Finlandia, opposti alla Russia, che ha avuto accesso alla seconda fase con una sola vittoria.

 
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5 replies since 11/7/2011, 20:59   900 views
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