"Honoré de Balzac".I Grandi Scrittori,la Vita e le loro Opere -Tutto quello che volete qui

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FRAWWE5
view post Posted on 3/8/2011, 15:27     +1   -1




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Honoré de Balzac (Tours, 20 maggio 1799 – Parigi, 18 agosto 1850) è stato uno scrittore francese, considerato fra i maggiori della sua epoca.
Romanziere, critico, drammaturgo, giornalista e stampatore, è considerato il principale maestro del romanzo realista francese del XIX secolo.
Scrittore prolifico, ha elaborato un'opera monumentale - la Commedia umana - ciclo di numerosi romanzi e racconti che hanno l'obiettivo di descrivere in modo quasi esaustivo la società francese contemporanea all'autore o, come ha detto più volte l'autore stesso, di "fare concorrenza allo stato civile".
La veridicità di quest'opera colossale ha portato Friedrich Engels a dichiarare di aver imparato più dal "reazionario" Balzac che da tutti gli economisti.[1]
Di grande influenza (da Flaubert a Zola, fino a Proust e a Giono, tanto per restare in Francia), la sua opera è stata anche utilizzata per moltissimi film e telefilm.

Biografia

Balzac proveniva da una famiglia borghese abbastanza agiata: il padre Bernard-François Balssa, di origine contadina, aveva raggiunto una posizione di rilievo nell'amministrazione dello Stato, e aveva sposato Anne-Charlotte-Laure Sallambier (quando lui aveva 51 e lei 19 anni[2]), dalla quale ebbe poi quattro figli (Honoré, Laure[3], Laurence[4] e Henri[5]).
Il primogenito studiò in collegio prima a Vendôme (1807-13) e a Tours (1814), poi a Parigi[6], dove si trasferì con la famiglia nel 1815, nel quartiere di Marais. Iscritto alla facoltà di Giurisprudenza, lavorò come scrivano nello studio notarile di tale Jules Janin, quando a vent'anni scoprì la sua vocazione letteraria. In una mansarda del quartiere dell'Arsenale, al numero 9 della rue Lesdiguières, dal 1821 al 1829, dopo aver tentato la strada del teatro con il dramma in versi Cromwell, scrisse opere di narrativa popolare, ispirandosi a Walter Scott, con gli pseudonimi di Horace de Saint-Aubin, Lord R'hoone (anagramma di Honoré) o Viellerglé[7].
Le sue prime prove artistiche non furono molto apprezzate dalla critica, tanto che Balzac si diede ad altre attività: divenne editore, stampatore e infine comprò una fonderia di caratteri da stampa, ma tutte queste imprese si rivelarono fallimentari, indebitandolo pesantemente.
Nel 1822 conobbe Louise-Antoinette-Laure Hinner[8], una donna matura che gli resterà accanto affettivamente fino alla morte. La presenza della donna ebbe molta influenza sull'autore che venne da lei incoraggiato a continuare a scrivere: nel 1829 pubblicò con il proprio nome il suo primo romanzo (Physiologie du mariage), che gli procurò un certo successo.
Tra le tante esperienze amorose con dame dell'aristocrazia[9], la più importante fu con Évelyne Hańska (1803-82), una contessa polacca[10] conosciuta nel 1833, che ebbe un ruolo importante nella stesura di Eugénie Grandet e che egli sposò nel 1850, tre mesi prima di morire.
A partire dal 1830 l'attività letteraria di Balzac divenne frenetica, tanto che in sedici anni scrisse circa novanta romanzi (sulla "Revue de Paris", sulla "Revue des Deux Mondes", ma anche in volumi e in tirature sempre più numerose, per non contare i continui racconti, aneddoti, caricature e articoli di critica letteraria). I suoi primi successi di pubblico furono La peau de chagrin (La pelle di zigrino, 1831) e, tre anni più tardi, Le Père Goriot (Papà Goriot, 1834).
Charles Baudelaire chiamò la prosa di Balzac "realisme visionnaire"; pare inoltre che il termine "surréalisme", coniato anch'esso da Baudelaire, sia stato ispirato a quel particolare punto di vista che caratterizza la produzione di Balzac.

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La tomba di Honoré de Balzac.

Nel 1842 Balzac decise di organizzare la sua opera monumentale in una specie di gerarchia piramidale con il titolo di La Comédie humaine: alla base di essa c'è il gruppo degli "Studi di costume del XIX secolo" diviso in "Scene delle vita privata", "Scene della vita di provincia", "Scene della vita parigina, della politica, della vita militare, della vita di campagna"; poi c'è il gruppo degli "Studi filosofici" ed infine quello progettato ma non realizzato degli "Studi analitici". Si tratta di un grandioso progetto di analisi della vita sociale e privata nella Francia dell'epoca della monarchia borghese di Luigi Filippo d'Orleans.
Accanito frequentatore di salotti, amante appassionato di diverse nobildonne che soddisfacevano il suo snobismo e il bisogno di partecipare alla vita aristocratica, nonché perseguitato dai creditori per le troppe speculazioni sbagliate, Balzac riuscì a realizzare solo per poco tempo il sogno di ricchezza e d'ascesa sociale grazie al rapporto con la contessa polacca Ewelina Rzewuska (detta più frequentemente Évelyne Hańska), vedova di Wacław Hański (1791-1841), da Balzac sposata solo il 14 marzo 1850 (lei ne pubblicherà diversi inediti e nel 1877 la prima raccolta di Oeuvres complètes, in 24 volumi).
Honoré de Balzac infatti morì per una peritonite trasformata in cancrena e venne sepolto, con l'orazione funebre tenuta da Victor Hugo, nel cimitero Père Lachaise[11]. I suoi eccessi nel lavoro, oltre al grande consumo di caffè[12], sembrano aver contribuito a dissolvere rapidamente la sua salma (tanto che già il giorno dopo la morte, la decomposizione veloce, anche a causa della stagione estiva, impedì di fare il calco in gesso per la maschera mortuaria[13]).
Balzac pensava infatti che ogni individuo ha a disposizione una riserva limitata di energia: vivendo intensamente l'uomo brucia la sua vita[14]. Il suo destino sembra ripetere la concreta e drammatica rappresentazione del contenuto di La pelle di zigrino (1831).
Durante la sua vita aveva viaggiato molto, in Ucraina, Polonia, Germania, Russia, Prussia austriaca, Svizzera e in Italia (che appare spesso nei "racconti filosofici"), soprattutto nella provincia francese e nei dintorni di Parigi, puntualmente ripresi nella sua enorme mole di scritti.

La Commedia umana.
È stata definita "la più grande costruzione letteraria di tutta la storia dell'umanità"[15], ed è certamente una perfetta rappresentazione di quell'invenzione del XIX secolo che fu il romanzo moderno europeo. Tra tutti i romanzieri francesi il nome di Balzac (con la sua Comédie humaine) è il primo che viene in mente quando si volesse o si dovesse raffigurare il panthéon universale di questa forma di narrazione[16]. È quasi un'associazione automatica che lega l'uomo all'opera e l'opera all'epoca.
Tessuto di ragionamenti interessanti e a volte bizzarri, pervaso da uno spiritualismo fumoso e a tratti come interrotto per proseguire oltre, il suo pensiero corre lungo la penna quasi senza riuscire a seguirne la velocità. Pare che non abbia tempo di riflettere mentre si occupa di costruire e nutrire un mondo che però rappresenta in chiave quasi "sociologica" i posti, i tipi e le persone reali della propria vita.
Così come Gogol', Balzac è convinto che ciò su cui l'artista non pone il suo sguardo rivela solamente l'aspetto vegetativo della vita, e invece è solo nell'opera d'arte che il reale assume significato[17]
Complice la pubblicazione a puntate, che impone fidelizzazione del lettore, e comunque il sistema di distribuzione in allegato ai giornali che si andava sperimentando per la prima volta, il romanzo di Balzac ha la tendenza a girare attorno a personaggi forti (come per esempio Goriot, Rastignac, o Eugènie, ormai leggendari), a loro volta circondati da molte comparse che ne amplificano l'energia.
La precisione dei termini, la tessitura delle frasi, la più o meno rara scelta di descrizioni e la ricchezza di parole "enciclopediche", nonché le molte correzioni mostrano quanto fosse ambizioso e ricercato il progetto che sta dietro al suo lavoro, spesso considerato solo vulcanico e istintivo o biecamente realistico, e invece scoperto dalla critica più recente addirittura come "fantastico" e comunque legato al desiderio di fare moderna "epopea".
Si dice che descriva l'umanità come la vede, senza consolazioni o incantamenti arbitrari, ma lo slancio stesso della scrittura finisce con il superare la mera realtà.
La Comédie humaine (titolo trovato da Balzac nel 1840) comprende 137 opere che includono 95 romanzi, novelle, saggi realistici, fantastici o filosofici, oltre a racconti e a 25 studi analitici (piano da lui dettagliato nel 1842).

Curiosità

A Balzac è stato intitolato il cratere Balzac, sulla superficie di Mercurio.

Bibliografia

1829 - Gli Sciuani (Les Chouans)
1830 - La fisiologia del matrimonio (La Physiologie du mariage)
1830 - Scene della vita privata (Scènes de la vie privée)
1830 - Sarrasine (Sarrasine)
1831 - La pelle di zigrino (La Peau de chagrin)
1831 - L'albergo rosso (L'Auberge rouge)
1831 - Il capolavoro sconosciuto (Le Chef-d'oeuvre inconnu)
1832 - Il curato di Tours (Le Curé de Tours)
1832 - Pierina
1832 - Louis Lambert (L'histoire intellectuelle de Louis Lambert)
1832 - Il Colonnello Chabert (Le Colonel Chabert)
1833 - Un medico di campagna (Le médecin de campagne)
1833 - Eugenia Grandet (Eugénie Grandet)
1834 - La ricerca dell'assoluto (La recherche de l'absolu)
1834 - Papà Goriot (Le père Goriot)
1835 - Séraphîta (Séraphîta)
1835 - La ragazza dagli occhi d'oro (La Fille aux yeux d'or)
1835 - Storia dei tredici (Histoire des Treize)
Ferragus
La duchessa di Langeais (La Duchesse de Langeais)
La fanciulla dagli occhi d'oro (La Fille aux yeux d'or)
1836 - Giovanna la pallida (Jeanne la pâle o Wann-Chlore)
1836 - Il giglio della valle (Le Lys dans la vallée)
1837 - Grandezza e decadenza di Cesare Birotteau (César Birotteau)
1837 - Le sollazzevoli istorie (Contes drolatiques)
1837 - Il Centenario (Le Centenaire, ou les deux Béringheld)
1838 - Gli impiegati (Les employés)
1838 - Voyage en Sardaigne
1839 - Béatrix
1841 - Un tenebroso affare (Une ténébreuse affaire)
1842 - Memorie di due giovani spose (Mémoires de deux jeunes mariées)
1842 - Casa da scapolo (La Rabouilleuse)
1842 - La donna di trent'anni (La femme de trente ans)
1842 - Il colonnello Bridau (Un menage de garçon)
1843 - Illusioni perdute (Illusions perdues)
1843 - La musa del dipartimento (La muse du département)
1844 - Onorina (Honorine)
1844 - Un principe della Bohéme (Un prince de la bohème)
1844 - Un agente d'affari (Esquisse d'homme d'affaires d'après nature)
1844 - Gaudissart II
1846 - La cugina Bette (La cousine Bette)
1846 - Piccole miserie della vita coniugale (Petites miseres de la vie conjugale)
1847 - Il cugino Pons (Le cousin Pons)
1847 - Splendore e miserie delle cortigiane (Splendeurs et misères des courtisanes)
1847 - L'ultima incarnazione di Vautrin (La Dernière incarnation de Vautrin)
1854 - Il deputato d'Arcis (Le Député d'Arcis)
1855 - I contadini (Les Paysans) - incompiuto, portato a termine dalla vedova
1856 - I piccoli borghesi (Les Petits bourgeois) - incompiuto, portato a termine da Charles Rabou


Edizioni di riferimento
La Comédie humaine, a cura di Pierre-Georges Castex, 12 voll., «Bibliothèque de la Pléiade», Gallimard, Paris 1976-81.
La Comédie humaine, 23 voll., Éd. classiques Garnier-Le Monde, Paris 2008-09.
Correspondance générale, a cura di Roger Pierrot, 5 voll., «Bibliothèque de la Pléiade», Gallimard, Paris 1960-69.
Correspondance générale, a cura di Roger Pierrot e Hervé Yon, nuova ed. in 3 voll., «Bibliothèque de la Pléiade», Gallimard, Paris 2006-(in uscita il secondo e il terzo).
Nouvelles et contes, a cura di Isabelle Tournier, 2 voll., «Quarto», Gallimard, Paris 2005-06.
Œuvres diverses, a cura di Pierre-Georges Castex, 3 voll., Bibliothèque de la Pléiade», Gallimard, Paris 1990-(in uscita il terzo).

Filmografia

Film tratti o ispirati dai suoi romanzi. Solo titoli usciti in Italia.
1910 - Locanda rossa (L'auberge rouge) - da L'albergo rosso, regia di Abel Gance
1917 - La storia dei tredici - dal romanzo omonimo, regia di Carmine Gallone
1918 - Eugenia Grandet: la figlia dell'avaro - da Eugenia Grandet
1931 - L'artiglio rosa (Honor of the Family) - da Il cugino Pons
1932 - L'uomo senza nome (Mensch ohne Namen) - da un racconto
1947 - I ribelli della vandea (Les chouans) - da Gli Sciuani
1949 - L'amabile ingenua (The Lovable Cheat) - da Mercadet Le Falseur
1949 - Mio figlio il forzato (Der Bagnosträfling) - da un racconto
1951 - Arriva Fra' Cristoforo! (L'auberge rouge) - da L'albergo rosso
1961 - La ragazza dagli occhi d'oro (La fille aux yeux d'or) - da La fille aux yeux d'or
1964 - Illusioni perdute (Illusions perdues) - da Illusioni perdute
1991 - La bella scontrosa (La belle noiseuse) - dal racconto Le chef-d'oeuvre inconnu, regia di Jacques Rivette
1994 - Il Colonnello Chabert (Le Colonel Chabert) - dal romanzo omonimo, regia di Yves Angelo
1998 - La cugina Bette (Cousin Bette) - dal romanzo omonimo, regia di Des McAnuff
2007 - La duchessa di Langeais (Ne touchez pas la hache) - dal romanzo omonimo, regia di Jacques Rivette



 
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